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Quanto vale il passaparola online?

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Quanto vale il passaparola online? Stando allo studio Nielsen “Global Trust in Advertising” che ha preso in esame un campione di oltre 28.000 utenti internet in 56 Paesi, il valore è grande, anzi grandissimo. Il 92% dei consumatori nel mondo dichiara di fidarsi dei media “earned”, come il passaparola e le raccomandazioni da parte di amici e parenti.

I commenti dei consumatori online (in proposito vedi l’articolo di Spazio Impresa sull’importanza dei Feedback nell’ecommerce) sono la seconda forma più affidabile di pubblicità. Dei consumatori intervistati online, il 70% dichiara di fidarsi di questa modalità di comunicazione (+15% in 4 anni).

La credibilità della pubblicità  

E i messaggi a pagamento? La percentuale di consumatori che dichiara di credere agli annunci in televisione, su riviste e giornali è decisamente più bassa, pari al 47% con una fiducia in calo.

I Numeri Chiave della Ricerca Nielsen

  • Il 58% dei consumatori globali online si fida degli “owned media” (messaggi sui siti web aziendali).
  • Il 50% considera credibile il contenuto delle e-mail che ha acconsentito a ricevere.
  • Il 40% ritiene efficace il product placement nei programmi televisivi. Il 42% si affida agli annunci radiofonici e il 41% ai messaggi pubblicitari proiettati nelle sale cinematografiche prima dei film.
  • Il 40% del campione ritiene gli annunci visualizzati nei risultati dei motori di ricerca affidabili (nel 2007 era il 34%).
  • Il 36% ritiene gli annunci sponsorizzati all’interno dei social network affidabili
  • Il 36% dichiara di fidarsi dei video pubblicitari in rete e il 33% crede ai banner pubblicitari online (+26% rispetto al 2007).
  • Circa un terzo (29%) dei consumatori online a livello mondiale si fida degli SMS pubblicitari (+61% dal 2007).
  • Gli spot televisivi sono rilevanti per il 50% del campione nel momento in cui cerca informazioni sui prodotti che desidera o di cui ha bisogno. Per gli intervistati del Medio Oriente, Africa e Pakistan la percentuale è del 65%, mentre in Europa è solo del 30%.
  • Il 33% considera rilevanti i banner pubblicitari online, rispetto agli annunci sui social network (36%) e ai video pubblicitari in rete (36%). Il 42% ritiene pertinenti gli annunci nei risultati dei motori di ricerca.

Evidenze

“L’indagine Nielsen dimostra che la continua proliferazione di messaggi mediatici può avere un impatto positivo sulla percezione da parte del pubblico delle diverse forme di advertising”, commenta Randall Beard, Global Head Advertiser Solutions in Nielsen.

E conclude “per i consumatori di tutto il mondo le raccomandazioni degli amici e le opinioni dei consumatori online sono di gran lunga come le più credibili.”

Eppure ancora l’anno scorso le imprese dirottavano i propri investimenti pubblicitari sui media tradizionali o a pagamento: nel 2011, la spesa pubblicitaria su questi canali è cresciuta nel mondo del 7% rispetto al 2010 (fonte: Global AdView Pulse di Nielsen.

In un quadro di questo tipo, che vede crescere sia il traffico web che le esperienze di acquisto tramite internet alle imprese non resta che interpretare questi mutamenti e coglierne le potenzialità, attivando sistemi di dialogo con i propri clienti e stimolando i loro feedback. Il web offre alti livelli di pertinenza dei messaggi pubblicitari: un plus molto importante che questo canale è in grado di assicurare agli investitori che oggi più che mai chiedono razionalizzazione dei costi, efficacia e risultati.

L’indagine Nielsen conferma però il ruolo importante dei messaggi advertiser-driven, un aspetto che merita riflessione e adeguate risposte in chi pianifica e gestisce i budget di comunicazione delle imprese.

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