Più ritorni con l’e-commerce in Italia, nonostante il nostro Paese sia ancora indietro, ad esempio, per numero di e-buyers rispetto ad altri paesi europei. Secondo la periodica rilevazione curata dal Consorzio Netcom, la situazione italiana è abbastanza positiva: benché nel 2008 non si sia superata la soglia dei 6 milioni di euro, come previsto dagli addetti ai lavori, a causa dei venti di crisi di fine anno, tuttavia il fatturato dell’e-commerce italiano ha raggiunto la soglia dei 5,91 miliardi di euro.
Più ritorni con l’e-commerce
Per il 2009 sono previsti più ritorni con l’e-commerce. grazie ad una crescita del fatturato per le imprese che operano on line, trainato dalle vendite sia nel mercato italiano che estero, nonostante il pesante calo che si registra nei rapporti commerciali con gli Usa.
Un altro segnale positivo è rappresentato dall’aumento dei compratori via internet in Italia nel 2008: oggi si contano 5,3 milioni di e-buyers e l’aumento è stato di oltre 100 mila unità. Per il biennio 2009-2010 si stima che gli acquirenti italiani online cresceranno più che altrove: +30% in Italia (contro il +25% della Francia, il +20% della Germania ed il +10/15% del Regno Unito).
Il web è una fonte di ricerca di informazioni che talvolta possono tramutarsi in acquisto: il 68% degli intervistati da Netcom ha dichiarato di utilizzare la rete per informarsi prima di un acquisto.
A spingere verso l’alto le vendite via web nel nostro Paese sono stati alcuni fattori socio-culturali e congiunturali:
1. l’aumento delle connessioni a banda larga: il primato europeo è detenuto dal Belgio (98% contro il 52% dell’Italia), ma nei prossimi anni si stima una crescita rilevante in Italia;
2. l’aumento del tempo speso in rete negli ultimi 12 mesi (+572%) segnale di una maggiore familiarità con Internet;
3. la crisi economica e la ricerca di convenienza negli acquisti.
I COMPARTI.
il Turismo genera il 55% del valore delle compravendite effettuate online. Nel 2008 ha continuato ad essere un comparto trainante nelle vendite online in Italia con un incremento del fatturato del 28%. Per il I trimestre 2009 si stima un lieve calo di fatturato (-3%) ed è probabile che nel corso del 2009 lo share del comparto scenda di qualche punto percentuale a causa della crisi che spinge molti clienti a tagliare le spese per viaggi. Inoltre, sta progressivamente scendendo anche il valore dello scontrino medio per acquisti turistici: dai 311 euro del 2007 si è passati ai 299 del 2008 ed ai 273 dei primi mesi di quest’anno.
Nel 2008 sono cresciute le vendite online in altri comparti:
– abbigliamento: +50%
– editoria, musica e audiovisivi: +27%
– assicurazioni +16%
– informatica ed elettronica (+14%).
PER CONCLUDERE.
Internet premia le vendite di alcune tipologie di prodotti (es. viaggi e ticket on line, informatica, cellulari, elettronica di consumo) ma richiede un ripensamento di tutti i processi aziendali: dall’organizzazione interna alla comunicazione, dalla gestione commerciale e delle promozioni, alla logistica e gestione del magazzino, fino al servizio al cliente. L’incremento delle vendite e del fatturato per un negozio tradizionale attraverso il web è un risultato possibile, ma non scontato, che richiede un adeguamento strutturale a 360° ed un’analisi accurata sia interna che del mercato. Perché il web si muove con logiche diverse da quelle che governano il commercio tradizionale e richiede una gestione attenta quanto quella di un’azienda che opera nei canali più tradizionali.
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