Il Governo Italiano per tutto il 2008 supporterà le imprese e gli investimenti in ricerca e sviluppo con il credito d’imposta come previsto nell'ultima Legge Finanziaria. L’agevolazione non consiste in un contributo da parte dello stato ma in un incentivo automatico che garantisce alle imprese maggiori risorse finanziarie da destinare ad ambiti strategici per la competitività.
Tra questi la formazione, la conoscenza del mercato, l’implementazione di servizi pre e post-vendita, l’acquisto di attrezzature per l'innovazione. La misura, in realtà, era già presente nella Finanziaria 2007, ma aveva subordinato l'applicazione del credito d'imposta all’autorizzazione della Commissione europea sulla base degli orientamenti in materia di aiuti di stato alla ricerca, sviluppo e innovazione. L’11 dicembre 2007 la Comunità Europea ha stabilito che il credito d'imposta non è da ritenersi un aiuto di Stato e quindi non deve rispettare le disposizioni relative al cumulo con agevolazioni concesse sulle stesse spese a valere su regimi di aiuto esentati o autorizzati dalla Commissione.
A seguito del via libera di Bruxellex, il Governo ha emanato un decreto interministeriale (Decreto del 28/03/2008, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 92 del 18/04/2008) in attuazione dei commi 280, 281 e 282 della legge 296/06 (Finanziaria 2007) che hanno istituito il credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo per il periodo che va dal 01/01/2007 al 31/12/2009.
Potranno beneficiarne le imprese di tutti i settori, eccetto quelle in difficoltà, che abbiamo superato gli accertamenti dell’effettività delle spese e dei costi sostenuti e della loro coerenza con la disciplina comunitaria. La Finanziaria 2008 (comma 66 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 244), rispetto alla precedente, ha previsto un incremento sia della misura del credito d'imposta per i costi di ricerca e sviluppo riferiti a contratti stipulati con università ed enti pubblici di ricerca (dal 15% al 40%) che del tetto massimo di spesa (da 15 a 50 milioni di euro).
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Per maggiori informazioni sulla misura contattare Francesco Geografo – f.geografo@made.eu