“Investire in ricerca e innovazione – ci spiega l’Amministratore Massimo Morelli della Morelli & Lippolis – è ormai un percorso obbligato per far crescere un’azienda, soprattutto quando opera nel settore IT, un segmento nel quale non c’è prodotto o tecnologia che possa restare invariato per più di un anno.”
Dopo lunghi anni di esperienza la Morelli&Lippolis ha scelto di giocare d’anticipo. Una scelta coraggiosa maturata “dopo tanti anni di lavoro presso clienti dei settori più disparati, ma sempre nel mercato delle PMI”.
Un percorso che ha permesso all’azienda di cogliere l’esigenza fondamentale delle piccole e medie imprese: ottimizzare quella fitta rete di informazioni che le aziende si scambiano durante l’operatività giornaliera. Una problematica già più volte affrontata dagli operatori IT che hanno proposto diverse soluzioni (E.D.I., ebXml, BizTalk, etc.) che tuttavia, vuoi per complessità, vuoi per gli alti costi di implementazione, sono rimaste a quasi esclusivo vantaggio della grande industria.
L’idea di base del progetto DIALOGO è quella di ridurre la complessità delle soluzioni che regolano i trasferimenti di informazioni tra aziende, introducendo nello scambio “moduli intelligenti”, capaci di utilizzare le moderne tecniche del Web Semantico per operare sul significato dei messaggi scambiati e non solo sulla forma.
Per raggiungere questo obiettivo l’azienda ha intrapreso, già da tre anni, una proficua collaborazione con l’Università degli Studi di Bari e, in particolare, con il gruppo di ricerca coordinato dal Prof. Giovanni Semeraro del Dipartimento di Informatica sotto la direzione della Prof.ssa Floriana Esposito.
Attraverso stage formativi, che hanno coinvolto studenti e laureandi, si è costruito un sodalizio che raramente si realizza tra il mondo delle imprese, assorbito dalle logiche del profitto, e quello accademico, spesso troppo chiuso su se stesso.