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La svolta italiana in un clic

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E’ prevista per i prossimi mesi l’entrata a regime dei nuovi provvedimenti che consentiranno con un click di dematerializzare e digitalizzare procedure burocratiche per imprese e cittadini nel nostro Paese.

Con un semplice clic si potrà dichiarare l’avvio di una nuova ditta, cambiare residenza, regolarizzare il personale, accedere da uno studio professionale agli atti di un processo. Una molteplicità di attività che oggi costano a cittadini ed imprese tempo e denaro e che presto potranno essere svolte comodamente da casa o dal proprio ufficio.

Romano Prodi nella conferenza stampa di fine anno ha preannunciato: "il 2008 sarà l'anno cruciale, quello in cui proiettiamo l'Italia nel futuro". Tra le spinte per il futuro c'è anche "far marciare la pubblica amministrazione, renderla snella e trasparente", riducendo gli adempimenti burocratici.

Un assaggio di quello che accadrà lo si è avuto lo scorso dicembre: via internet sono state sbrigate le pratiche per la regolarizzazione di 655 mila stranieri. Solo due anni fa quest’operazione aveva significato lunghissimi tempi di attesa per chi era accampato fuori dagli uffici postali già 24 ore prima dell’apertura degli uffici.

Una "svolta" costruita nel tempo attraverso la nuova Finanziaria, leggi e provvedimenti varati dai diversi Ministeri che hanno la loro cabina di regia nel Ministero per le Riforme e Innovazione. E’ da un anno e mezzo che il Ministro Luigi Nicolais e il sottosegretario Beatrice Magnolfi lavorano perché questa svolta diventi visibile già nelle prossime settimane per poi entrare a regime tra gennaio e marzo. "Questo anno e mezzo è servito soprattutto per fare quel lavoro di back office – spiega Magnolfi – cioè di adeguamento delle strutture di un paese nato e cresciuto su carta e che deve diventare digitale, che oggi ci permette di far decollare certi servizi evitando il rischio, molto frustrante, di dover stare in coda davanti a un pc".

Un lavoro basato su due pilastri.
1. SPC – è il sistema pubblico di connettività, andato a regime nella pubblica amministrazione centrale il 30 novembre 2007. Si tratta delle rete intranet della PA, che ha reso tutti gli uffici presenti sul territorio un unico grande ufficio. A marzo saranno operativi anche gli standard e l'insieme di regole comuni in grado di far camminare in tempo quasi reale e da un ufficio all'altro in Italia l’enorme flusso di dati e informazioni generato. Questo grande ufficio della pubblica amministrazione sarà operativo in rete e accessibile da chiunque con un clic. La Finanziaria ha stanziato 30 milioni di euro per risolvere e adeguare i nodi regionali, quelli degli uffici periferici della pubblica amministrazione.
2. CIE – è la carta d'identità elettronica, presto disponibile ad un costo di € 20. "La Cie – spiega Magnolfi – non è solo strumento di identificazione del cittadino ma diventa anche la chiave di accesso ai servizi che sono stati informatizzati". Pensiamo alle banche dati degli ordini professionali, dei comuni. Un avvocato potrà, dall'ufficio, accedere al calendario delle udienze del Tribunale, un notaio al registro dei passaggi di proprietà delle case, un architetto o un ingegnere, identificandosi con la Cie, potrà accedere alla banda dati dell'ufficio urbanistica e verificare lo stato delle concessioni edilizie.

La digitazzazione e dematerializzazione secondo le stime (fonte: NetConsulting). genererà un risparmio complessivo per l’Italia che va "dal 3 al 5 % sul prodotto interno lordo". Al convegno annuale di ITech-Assinform, è stato stimato che la fatturazione elettronica, conservazione sostitutiva dei dati, porterebbe ad un risparmio annuo di 14 miliardi di euro. Più o meno il valore della Finanziaria 2008. Con vantaggi anche per l'ambiente: digitalizzare significa salvare 6 milioni di alberi e avere 900 mila tonnellate di anidride carbonica in meno. E si può ipotizzare che presto ad ogni nuova nascita corrisponda non solo un nuovo codice fiscale, ma anche una casella di posta elettronica ed una firma digitale.

La semplificazione nel corso del 2008 dovrebbe riguardare tutti gli attori principali del Paese:
– LE IMPRESE: per l’avvio di una nuova ditta basterà una "comunicazione unica", purché l’intestatario possegga la PEC (posta elettronica certificata) ed una firma digitale, i due strumenti che sostituiscono totalmente firme su carta, raccomandate, code alle poste, appuntamenti dal notaio. In sicurezza e senza spostarsi dall'ufficio o da casa potrà raggiungere tutti gli uffici (Inps, Inail, Registro delle imprese ed l'Agenzia delle entrate). Questa iniziativa consentirà un enorme risparmio di tempo e denaro. Per ogni assunzione, proroga o cessazione di un dipendente, pubblico o privato, dal 1 marzo 2008 i datori di lavori non dovranno più fare tate comunicazioni cartacee ma saranno obbligati alla comunicazione unica on line ai servizi territoriali competenti "secondo un modello unificato valido su tutto il territorio nazionale". I servizi a loro volta provvederanno ad inoltrarla in tempo reale a ministero del Lavoro, all'Inps, all'Inail e alle prefetture. Tutto questo, oltre a far risparmiare tempo e soldi per la carta e la spedizione dei plichi, "favorisce la tempestività, la trasparenza e offre garanzie ai lavoratori. Contribuirà anche a far emergere il sommerso".
– LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: un articolo della Finanziaria prevede che tutti gli uffici centrali della pubblica amministrazione utilizzino esclusivamente la posta elettronica certificata al posto della vecchia posta e dei vecchi francobolli. Con un risparmio che si aggirerà intorno ai 100 milioni di euro solo per la spesa dei francobolli. Lo stesso articolo obbliga le amministrazioni centrali all'utilizzo del Voip anziché delle linee telefoniche. A regime, in tre anni, la riforma porta un risparmio di 286 milioni di euro.
– I CITTADINI: entro il 30 giugno diventerà operativa la comunicazione unica anche per i cittadini per il cambio di residenza. Anche in questo caso sarà necessario possedere la firma digitale o la Carta d'identità elettronica, con la quale ognuno da casa o dall'ufficio potrà comunicare una sola volta al Comune il cambio di residenza e in tempo reale il dato sarà modificato presso gli archivi informatici di tutti gli altri uffici e servizi pubblici interessati, dalla Asl all'agenzia delle entrate, dall'Enel all'agenzia del gas ecc.

Non resta che attendere per capire come e quanto questa rivoluzione si tradurrà in realtà. L'auspicio è che questa rivoluzione annunciata ponga realmente fine alle interminabili peregrinazioni e file tra i tanti uffici della Pubblica Amministrazione e semplifichi le procedure burocratiche quotidiane.

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