Dopo aver pubblicato un contributo tratto dal Corriere della Sera, su come la leadership nei nostri giorni stia cambiando, Spazio Impresa ha deciso di avviare un’inchiesta sulla leadership interrogando i nostri lettori. Nel sondaggio del mese scorso abbiamo chiesto quale è, secondo loro, la caratteristica principale di un leader.
Oltre il 62% dei nostri lettori ha risposto la “gestione del proprio team”. Un dato che non sorprende affatto, visto il trend in atto che tende a privilegiare il lavoro in team rispetto a quello individuale.
Un trend dovuto alla necessità di ricorrere a più professionalità per svolgere attività che diventano sempre più complesse. Il gruppo costituisce una risorsa, ma deve essere gestito al meglio, mediante una chiara definizione di obiettivi, ruoli, responsabilità e con una figura trainante che sappia motivare i suoi collaboratori, valorizzarli e creare un ambiente lavorativo il più possibile sereno.
La difficoltà nella gestione di un team di lavoro non riguarda solamente gli aspetti professionali, ma anche umani, la gestione delle differenti personalità che possono generare incompatibilità, conflitti che, se non risolti, possono costituire un ostacolo per la buona riuscita del lavoro comune e per l’efficacia del team.
Un’altra difficoltà, a cui oggi la tecnologia sta fornendo tante possibili soluzioni, è certamente quella della frammentazione geografica dei team, della distanza fisica che esiste tra i diversi membri del gruppo. La tecnologia supporta ed aiuta il lavoro di gruppo, mediante nuovi strumenti di comunicazione (email, Voip, internet conference, ecc.) che consentono di dialogare in “real time”, condividere file e piani di lavoro.
Il leader di un team deve, quindi, conoscere e saper affrontare le problematiche connesse alle nuove esigenze di team working, deve capire quando è opportuno intervenire per motivare, gestire e risolvere i conflitti, mettendo sempre il bene del gruppo al di sopra delle sue aspirazioni personali.
Minore rispetto alla gestione del team è il peso dato dagli utenti alla visione strategica (24,44%) ed alla spregiudicatezza (13%), valori, soprattutto quest’ultimo, che non stupiscono. Perché se è vero che ad un leader si chiede lungimiranza e la capacità di guardare oltre il breve periodo, è sempre necessario che agisca in maniera cauta ed avveduta, evitando sempre di essere frettoloso ed approssimativo non solo nelle decisioni ma anche nello svolgimento ordinario delle proprie mansioni.