Per team building (costruzione del gruppo), in ambito aziendale, s’intende l’insieme di tecniche e metodologie che aiutano a formare una squadra unita e coesa, partendo da singoli individui, anche molto diversi tra loro.
Anche in Italia la popolarità di questa disciplina sta crescendo, traducendosi in investimenti nella realizzazione di esercizi (es. team games, i team experience), esperienze ludiche (es. caccia al tesoro, corse in Go-Kart) o di benessere (situazioni che stimplano il contatto, la conoscenza e l'empatia). In linea di massima il team building può essere distinto in due macro tipologie:
– esperienza formativa: se associata ad un'analisi dettagliata dei bisogni e sessioni di studio cui partecipano tutte le risorse del team
– attività ludica: se l'obiettivo è far divertire il gruppo, creando un senso generalizzato di appartenenza ad un team.
Solitamente, vViene utilizzato in azienda con lo scopo di ottenere il massimo in termini di performance dai propri dipendenti, soprattutto quando un gruppo è costituito da poco o quando c’è una situazione di crisi, di stress o di risultati non adeguati.
Nell’attuale mercato del lavoro, sempre più materializzato e privo di punti di riferimento fisici, imparare a lavorare bene in team costituisce un obiettivo fondamentale per le imprese.
Indipendentemente dalle dimensioni o dal fatturato di un’azienda, infatti, è importante che la distanza fisica che esiste tra i diversi soggetti coinvolti in un progetto o appartenenti ad un’area aziendale non si traduca in un ostacolo alla buona riuscita delle attività lavorative. Sappiamo bene quanto, ad esempio, una mail non riesca a trasmettere fino in fondo il sentire e gli umori di una persona e quanto le dinamiche personali possano impattare negativamente sul successo di un lavoro.
Ecco perché in un’era dominata da un business model sempre più destrutturato e "mobile" è importante porre la giusta attenzione sul fattore umano e fare in modo che i propri collaboratori, interni ed esterni, siano sempre allineati rispetto all’azienda e agli obiettivi stabiliti.
A tal fine può essere utile ad esempio:
1. far conoscere la vision aziendale: si consiglia di condividere la filosofia dell’azienda, i valori, il mercato e la visione di business. Questa la strada per ottimizzare i costi, gli investimenti e dar vita a marchi forti sul mercato (si pensi agli spot televisivi del Prosciutto di Parma).
2. Riconoscere e rispettare la leadership: all’interno di un team è necessario individuare un vertice che possa coordinare e monitorare tutte le attività. Nel team il leader va individuato e rispettato costruendo un rapporto di reciproca fiducia. Il leader non si identifica sempre con un’unica persona, ma può variare a seconda dei progetti e delle competenze richieste.
3. Gestire le diversità: è un’attività tanto più impegnativa quanto più eterogenee sono le persone che lo costituiscono. Perché la diversità è un elemento di ricchezza e un fattore costante di stimolo, ma può diventare anche un fattore di divisione se non viene ben gestito.
4. Comunicare e coinvolgere le risorse: all’interno di un team la comunicazione costituisce un fattore determinante. Ognuno secondo i propri ruoli e compiti deve conoscere le attività e i risultati raggiunti dagli altri componenti. Per questa ragione è bene stabilire dei flussi di comunicazione efficienti che consentano la circolazione delle conoscenze e la valorizzazione di tutte le competenze presenti nel gruppo.
Ecco alcune semplici regole da osservare nel lavoro in team:
– chiarire obiettivi e valori del gruppo
– responsabilizzare e delegare, conoscendo tutti i limiti ed i punti di forza di ogni membro del gruppo
– incentivare la comunicazione interna al gruppo, definendo metodi e canali di comunicazione interna (bacheca, giornale interno, internet, ecc.)
– valorizzare la collaborazione e affrontare subito i conflitti cercando di valutare insieme le cause e possibili soluzioni
– premiare il comportamento collaborativo