L’innovazione è una leva competitiva molto importante. Secondo Steve Ballmer, Manager Microsoft: “è provato che le aziende che hanno investito nell’innovazione crescono da 2 a 3 volte più velocemente delle altre.” E lo si sente spesso dire nei dibattiti televisivi, nelle interviste a politici, manager, rappresentanti sindacali e imprenditori.
Sembrano tutti essere d’accordo su questo ambito, che ci si aspetterebbe quasi di trovare un Paese, l’Italia, con un livello di competitività molto elevato. Almeno se le parole si traducessero in fatti concreti. Ma è davvero così?
Nell’approfondimento del mese abbiamo concentrato la nostra indagine sulla capacità di innovazione e competitività del Sistema Italia.
Abbiamo cercato di valutare in quali ambiti le imprese investono di più, soprattutto le tantissime PMI che compongono il variegato ed ancora molto frammentato tessuto imprenditoriale.
– il 71% delle PMI italiane investe sulla qualità dei prodotti (contro il 64% della media dell’UE-27)
– il 62% persegue la differenziazione di prodotto per aprirsi a nuovi mercati
– il 36% intraprende percorsi di collaborazione strategica con altre imprese, valore in linea con quello dei principali paesi europei.
Abbiamo cercato di valutare come e quanto si investe in innovazione nel nostro Paese e con quali risultati in termini di fatturato. Infine, per dare un taglio più concreto al nostro intervento abbiamo valutato alcuni casi di successo che si sono riscontrati in diversi settori merceologici:
-l’innovazione nella logistica: la nuova tecnologia Smoov ASRV
-l’innovazione nel settore alimentare: il riposizionamento sul mercato della Gancia
-l’innovazione nella distribuzione di parafarmaci: Farman sbarca sul web.