La Regione Puglia scende nuovamente in campo per sostenere il tessuto produttivo regionale e approva 3 nuovi bandi: 2 a completamento della manovra anticrisi ed uno che apre la seconda fase dei provvedimenti anticiclici, dedicata a specifici comparti aggrediti dalla crisi.
I bandi prevedono aiuti in favore di:
– Piccole e Micro imprese: sviluppa investimenti per circa 400 milioni di euro, erogando 100 milioni di fondi pubblici
– Cooperative di Garanzia e Consorzi fidi: prevede prestiti per un miliardo di euro grazie ad un fondo di garanzia pari a 50 milioni
– Zone industriali: finanzia le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi a sostegno del settore edile per il quale sono stati stanziati 60 milioni di euro di fondi pubblici.
L’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia prosegue così gli interventi anticrisi a sostegno del tessuto economico pugliese già avviate il 14 novembre 2008 nell’ambito della manovra anticiclica composta da 2 regolamenti “De Minimis” e “Start up per le microimprese” e 7 bandi (Contratti di Programma, Programmi Integrati di Agevolazione, Aiuti alla ricerca per le PMI e 3 avvisi per il sostegno alle attività di internazionalizzazione dei Consorzi, Contrasto all’usura).
I key numbers degli interventi regionali in favore delle imprese
– Fondi pubblici stanziati a marzo 2008: 210 milioni di euro
– Fondi pubblici già stanziati: 355milioni 770 mila euro
– Totale risorse pubbliche stanziate: 565 milioni 770mila euro
– Bandi emanati: 10
– Regolamenti emanati: 2
I NUOVI BANDI
1. Aiuti ai programmi di investimento promossi da Micro e Piccole Imprese: il bando mette in campo 100 milioni di euro movimentando circa 400 milioni di investimenti in macchinari o in immobili. Si tratta di un contributo in conto interessi: la Regione Puglia eroga una somma pari agli interessi che l’azienda deve pagare alla banca per ottenere un mutuo. Il contributo (equivalente agli interessi) è erogato all’impresa in un’unica soluzione anticipata: in questo modo si abbattono gli interessi su un mutuo e l’aiuto in soluzione unica funziona di fatto si configura come contributo a fondo perduto in conto capitale. Questo tipo di agevolazione già in uso nel settore artigiano è esteso anche al commercio e industria. La domanda di agevolazione può essere presentata da imprese artigiane iscritte agli albi, esercizi commerciali di vendita al dettaglio con superficie di vendita non superiore ai 600mq, attività di commercio elettronico, imprese non iscritte agli albi impegnate in determinate attività manifatturiere e nel settore delle costruzioni. I progetti di investimento iniziale devono avere un importo minimo pari a 30mila euro per la creazione di una nuova unità produttiva, l’ampliamento o ammodernamento di un’unità produttiva esistente, la diversificazione della produzione, un cambiamento fondamentale del processo di produzione.
2. Contributi per la dotazione di fondi rischi diretti alla concessione di garanzie a favore di operazioni di credito attivate da piccole e medie imprese socie: il bando, collegato al primo, intende sostenere un’azienda ad ottenere il mutuo, condizione fondamentale per accedere all’incentivo previsto dal bando al punto 1. Sono stanziati 50 milioni di euro che possono attivare prestiti per 1 miliardo. I soggetti ammessi alle agevolazioni i Confidi costituiti da piccole e medie imprese con sede in Puglia con oltre 3.000 soci che abbiano in corso operazioni di garanzia superiori a 10 milioni di euro; sono destinatari delle agevolazioni in forma di garanzia le PMI che potranno chiedere aiuti (in forma di garanzia) per prestiti fino ad 1 milione 500mila euro e fino a 750mila euro se l’impresa è attiva nel settore dei trasporti. La garanzia non deve superare l’80% del prestito concesso all’impresa. Sono ammissibili a garanzia i finanziamenti destinati a coprire le spese per acquisto del suolo aziendale, opere murarie, infrastrutture, acquisto macchinari e programmi informatici, acquisto di servizi di consulenza, costi relativi al rilascio di certificazione di qualità etica, sociale e ambientale.
3. Infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi: con questo bando si approda alla fase 2 della manovra anticiclica e riguarda stanziamenti a specifici settori, in questo caso quello edile. Le risorse messe in campo sono 60 milioni di euro per sostenere la realizzazione di infrastrutture pubbliche a servizio degli insediamenti produttivi (strade, illuminazione, fogne, reti energetiche, videosorveglianza, infrastrutture ICT, nidi, centri diurni per l’infanzia, mense). Questo bando che segue il finanziamento dai fondi Cipe per altri 60 milioni di euro, permette il completamento di tante zone industriali e contribuisce a sostenere il settore edile in crisi. I beneficiari sono gli Enti locali e i Consorzi di Aree di Sviluppo Industriale. Le risorse disponibili sono destinate per metà ad interventi in aree esistenti, per metà a nuove aree. E’ prevista una specifica premialità per la “Sostenibilità ambientale dell’intervento”, illustrata dall’Assessore al Territorio Angela Barbanente: “la premialità riguarda la chiusura dei cicli delle acque e dei rifiuti, la produzione di energia da fonti rinnovabili, la permeabilizzazione degli spazi aperti e una progettazione dell’intervento consona ai caratteri paesaggistici del contesto. Promuovere lo sviluppo di aree ecologicamente e paesisticamente attrezzate è un modo per evitare che le aree industriali siano inesorabilmente fonti di inquinamento ambientale e detrattori paesaggistici.” Inoltre in tal modo si possono ottenere economie e vantaggi per le imprese insediate (es. la riduzione dei costi operativi grazie alla gestione comune degli aspetti e la possibilità di utilizzare servizi comuni).
Il Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo economico Sandro Frisullo ha dichiarato che: “le imprese di piccola e piccolissima dimensione rappresentano il tessuto più ampio della produttività regionale. Secondo i dati Infocamere relativi al 2008, sono in tutto 341.552 e costituiscono il 99,68% delle imprese oggi attive in Puglia. Per questo abbiamo attivato senza indugio nuovi bandi che agevolano gli investimenti anche per queste imprese. Oggi gli imprenditori pugliesi hanno a propria disposizione per la prima volta 10 bandi tutti aperti. Non era mai avvenuto prima. Questo significa dieci possibilità di investimenti per le nostre aziende. Nel giro di un mese arriverà il bando più atteso, quello per lo start-up che permetterà ad un ventaglio molto ampio di persone in una condizione di debolezza, di aprire un’azienda propria”.