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Il mercato del VoIP, tendenze e tipologie di operatori

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Il mercato del VoIP è in forte crescita. Negli Stati Uniti si prevede che il numero di sottoscrittori di servizi residenziali VoIP crescerà da 3 milioni nel 2005 a 27 milioni nel 2009. In Giappone ci sono attualmente oltre 8 milioni di utenti. In Europa la situazione è più complessa, poiché il mercato delle telecomunicazioni possiede caratteristiche peculiari (non completa liberalizzazione, potere di mercato degli incumbent nei paesi, rapido sviluppo della telefonia mobile).

Si prevede una crescita sostenuta dei servizi VoIP residenziali: in particolare, si stima che nel 2010 i servizi VoIP rappresenteranno il 27% dei minuti di conversazione in Svezia, il 24% in Francia, il 23% in Italia, il 9% in Gran Bretagna. Ed è probabile che nei mercati in cui vi è una maggiore concorrenza i servizi VoIP si affermeranno meno rapidamente.

Se si analizza la competizione in Europa, a partire dal 2004 si evidenzia l’emergere di numerosi operatori che offrono servizi VoIP in tutti i principali paesi, pur con alcune specificità nazionali. Se consideriamo le configurazioni esistenti di VoIP, è possibile distinguere due categorie di operatori:
1. imprese di telecomunicazioni
2. fornitori indipendenti di servizi VoIP.

Il successo di questi nuovi operatori indipendenti di servizi VoIP (es. Skype) si fonda essenzialmente su 2 elementi: la diffusione dell’accesso a Internet a banda larga (su reti fisse e mobili) e l’affermazione dei sistemi peer-to-peer nell’offerta di servizi di comunicazione on line.

Tali operatori indipendenti adottano strategie sostanzialmente diverse quelle degli operatori tradizionali di telecomunicazioni. Essi infatti:
– si rivolgono ad un mercato globale e non sono soggetti, al contrario degli operatori tradizionali di telecomunicazioni, a particolari vincoli legislativi;
– provengono dal settore Internet e, quindi, hanno una buona conoscenza di abitudini ed esigenze degli utenti on line ed un know-how che consente loro di sviluppare strategie di marketing mirate ed efficaci;
– non sono proprietari dell’infrastruttura. Per questa ragione, pur dovendo stipulare alleanze con i network provider per offrire i propri servizi, tuttavia per loro la crescita nel numero degli utenti non generi costi marginali. Skype, ad esempio, pur crescendo a ritmi di migliaia di nuovi utenti al giorno non sostiene dei costi per l’infrastrutture. I ricavi di aziende come Skype provengono in realtà poco dai servizi a pagamento a disposizione degli utenti (es. SkypeOut, SkypeIn e Voicemail): basti pensare che dei quasi 74 milioni di utenti registrati su Skype, soltanto una piccola parte effettua chiamate e una percentuale ancora inferiore genera profitti, chiamando utenti non Skype attraverso Skype. Risultano molto più importanti ai fini dei ricavi aziendali le vendite di spazi pubblicitari ad inserzionisti. Un’impresa come Skype si configura quindi come una piattaforma commerciale che consente agli inserzionisti di raggiungere milioni di potenziali clienti.

Gli operatori di telecomunicazioni tradizionali, invece, adottano strategie molto diverse. Rispetto ai fornitori indipendenti, la loro offerta riguarda prevalentemente il traffico voce e le tariffe si basano su logiche di tipo tradizionale come la distanza geografica, il momento della giornata in cui si chiama, la durata di una chiamata, ecc. Inoltre, mentre le strategie dei fornitori indipendenti di servizi VoIP tendono a massimizzare il numero di utenti, gli operatori di telecomunicazioni hanno come obiettivo principale quello di massimizzare il ricavo medio per utente. Sotto questo profilo, i ricavi derivanti dal traffico voce costituiscono ancora una parte consistente dei ricavi totali, anche se il traffico dati è in rapida crescita.

E' bene tener presente che la diffusione di servizi VoIP potrebbe determinare una riduzione dei prezzi dei servizi voce, che rappresenta la componente più rilevante dei ricavi per gli operatori di telecomunicazioni. Per queste imprese sarà fondamentale riuscire, quindi, ad adottare strategie di pricing nuove (es. tariffe flat) o arricchire la propria offerta con nuovi servizi integrati voce-dati-video.

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