Home Strategia di impresa Il management in tempo di crisi: meglio poco ma buono

Il management in tempo di crisi: meglio poco ma buono

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C’è crisi ed i budget in azienda spesso si contraggono. A fronte di una situazione molto incerta è bene tener presente che bisogna rafforzare il controllo sulla gestione aziendale, perché in questo momenti non ci si può permettere alcuna inefficienza o, peggio ancora, spreco. Bisogna monitorare ogni anello della catena aziendale. Ma questo non può e non deve tradursi in tagli trasversali talvolta anche ingiustificati, che possono pregiudicare alcune aree definite “non produttive” come quelle della formazione o della comunicazione. Significa, piuttosto, lavorare sodo per elaborare un’attenta strategia di allocazione delle risorse finanziarie, facendo delle scelte aziendali precise.

Il consiglio potrebbe essere per tutte le imprese, soprattutto quelle più piccole e a conduzione familiare, di concentrarsi in queste prime settimane dell’anno ad analizzare le attività del 2008 per verificare cosa ha prodotto buoni risultati e cosa, invece, non ha funzionato. E ripartire da queste preziose valutazioni, che spesso si dimentica di fare, per pianificare, nel migliore dei modi, il 2009.

E’ sempre bene verificare e, soprattutto, scegliere la direzione nella quale la propria azienda deve andare, piuttosto che imboccare una strada a causa di eventi esterni, perché significherebbe subire e non dominare l’azienda, compiendo scelte obbligate, non sempre adeguate al momento che l’azienda sta vivendo. Pianificare significa individuare e selezionare poche azioni importanti nelle quali concentrare gli sforzi sia economici che di risorse umane per il 2009. Inutile sforzarsi di mantenere in piedi tutte le iniziative degli anni precedenti, tagliando un po’ qua, un po’ là. Se è indiscutibile che questo sia un momento difficile e per così dire di selezione naturale, in cui molte imprese non riusciranno a superare la crisi, questo periodo potrebbe trasformarsi per alcune imprese in un’incredibile opportunità. Per almeno due ragioni:
– la concorrenza si riduce, almeno in termini assoluti. Le stime Confindustria rilevano per il 2009 la chiusura di un rilevante numero di attività.
– La qualità tende ad abbassarsi per effetto di un processo di tagli che sta colpendo tutti gli ambiti. A soffrire spesso sono gli investimenti non ritenuti strettamente necessari. Basti pensare, ad esempio, a cosa sta accadendo nel mondo degli spot televisivi: alcuni brand, anche noti, stanno rispolverando vecchi spot (es. pocket coffee) magari anche belli e di successo, che però hanno fatto già la loro storia.

Sono segnali ed opportunità che è giusto cogliere. Ecco perché questo è il momento in cui è indispensabile rimboccarsi le maniche e muoversi, compiendo i passi giusti. E’ bene non cadere preda del panico ed evitare le scelte facili, quelle che tutti sembrano compiere in questo periodo: tagliare, tagliare, tagliare. E’ un momento in cui con un’idea o un’intuizione è possibile farsi largo, ad esempio la sperimentazione di un nuovo materiale, un’analisi di mercato più attenta, la scelta di un’agenzia di comunicazione di qualità. Magari ci potremmo ritrovare dopo questa fase più forti di prima grazie alla pianificazione, razionalizzazione e costruzione di un nuovo e solido rilancio del proprio business. 

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