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Il brand nell’era del web 2.0

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siti di social network hanno registrato, nel corso del 2007, un vero e proprio boom. Sono aumentati sia i promotori attivi di blog che le community di utenti che frequentano costantemente i blog che stanno diventando sempre più degli ambienti di creazione di consenso o, viceversa di dissenso, verso un brand, un’azienda, un prodotto. A confermare questa tendenza sono anche i dati emersi durante uno studio condotto a fine 2007 da Hitwise, azienda del gruppo Experian specializzata nel monitoraggio della comunicazione su internet. L’analisi è stata condotta in Gran Bretagna dove 1 adulto su 4 accede ai siti di social network.

Obiettivo dell’analisi è stato quello di analizzare il rapporto tra social network e brand in Gran Bretagna. A fine 2007, nel Regno Unito i blog hanno espresso più del 20% delle pagine viste contro il 10% dell’anno prima e, nel periodo natalizio, community come Facebook hanno addirittura superato realtà di punta come eBay.

IL PROFILO DEGLI UTENTI – il profilo degli utilizzatori dei siti di social network sta mutando profondamente. Non si tratta più solamente di giovani. Nell’ultimo anno è cresciuto molto, infatti, il peso degli adulti in età media ed avanzata: a fine 2007, infatti, i fruitori fra i 18 e i 24 anni erano il 22,5% contro il 26% del 2006, mentre quelli con più di 55 anni sono stati il 15,7% contro il 9,5% dell’anno prima.

I NUOVI LEADER SUL WEB – la sempre maggiore facilità di dialogo fra internauti sta incrementando le opportunità di dialogo ed aggregazione degli internauti e sta facendo emergere leader carismatici, denominati in gergo “super-advocate” che riescono ad orientare le opinioni e ad incidere anche pesantemente sull’immagine di marchi e aziende. Una tendenza ancora più evidente nelle comunità di utilizzatori di specifici prodotti e servizi. Chi vorrà far leva sulle community on line per promuovere prodotti, dovrà individuare queste figure, guadagnarsene il rispetto, privilegiare azioni a elevato valore informativo e di servizio.

LE COMUNITÀ SELETTIVE – le community on-line sono oggi uno dei principali aggregatori di opinioni commerciali. Stanno crescendo a ritmi sostenuti le comunità selettive, ovvero gruppi riservati a chi ha specifici requisiti (professionisti, manager, ecc). Lo studio Hitwise-Experian rileva che la principale community per professionisti, Linkedin, ha più che triplicato la sua importanza nel corso del 2007 e accresciuto la capacità di indirizzare ad altri social network e siti. Si profila così anche l’opportunità di strategie marketing specifiche alle comunità selettive, con contenuti di qualità, funzionali alle loro esclusività e potenzialità. L'emergere di queste nuove realtà apre nuovi scenari e nuove interessanti opportunità di web-marketing. Ma non si può non avvertire anche sui rischi nuovi e crescenti che un brand può incontrare proprio sulla rete.

IL PARERE DEGLI AUTORI – “la maggior parte delle aziende dice di guardare ai social network, ma non va oltre la solita pagina di presenza nei portali dell’una o dell’altra community. Da quest’anno servono strategie improntate alla natura del medium, privi di accenti smaccatamente promozionali e controproducenti” ha dichiarato Tony Mooney di Experian e coautore dello studio. Robin Goad, research director di Hitwise, e anch’egli co-autore dello studio, ha aggiunto: "a fine 2007, i social network generavano il 7,7% del traffico totale Uk verso siti terzi. Il miglioramento delle funzionalità di navigazione, che va sotto il nome di Web 2.0, li renderà ancora più forti e temibili già nel 2008. Ma sarà anche un’opportunità eccezionale per i marketer più preparati, perché non mancano certo i network disponibili ad aprirsi a campagne di comunicazione diretta rispettose delle loro regole e dei loro valori”.

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