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Farmaci online: anche in Italia una legge sull’ecommerce

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Giovedì 13 Ottobre il Senato ha approvato all’unanimità la mozione bipartisan che disciplina gli acquisti di farmaci via internet. Soddisfatto è Luigi D’Ambrosio Lettieri (Pdl), segretario della commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama e relatore della legge.

La Legge italia sui Farmaci online

La mozione impegna il Governo a legiferare sull’acquisto di farmaci via internet, “ad informare ed educare soprattutto le nuove generazioni a vagliare i pericoli che provengono da un acquisto incauto sul web” perché “su internet viaggia e si compra di tutto, a rischio e pericolo della propria salute, delle proprie tasche e anche di quelle del sistema sanitario nazionale”, spiega proprio D’Ambrosio Lettieri.

Tra le proposte contenute nella mozione vi sono.

  • sostegno alla convenzione del Consiglio d’Europa in fase di approvazione sul “crimine farmaceutico” e il potenziamento delle azioni di contrasto al fenomeno.
    • riconoscimento legislativo per Impact-Italia, istituzione di una task force integrata da competenze nel settore della cosmetica e degli integratori alimentari.
    • coordinamento delle attività investigative, certificazione dei siti e programmi di informazione alla collettività e promozione di una capillare attività d’informazione.

Sono, inoltre, previste ipotesi di sviluppo di sistemi di certificazione dei siti sicuri mediante l’indicazione di uno specifico “marchio di qualità” e di apposite forme di avvertenza. “Non c’è nessuna guerra da parte dell’esecutivo alla vendita on line.  L’ecommerce di farmaci  (leggi l’articolo Spaziompresa sull’argomento) però va regolata entro ambiti specifici. Stiamo lavorando in questo senso anche in sede comunitaria e a Bruxelles” spiega il Ministro Fazio.

La mozione approvata “non esprime certamente un giudizio negativo su internet – annuncia il senatore Ignazio Marino (Pd) che rimane un mezzo incredibile e determinante per la vita di milioni di persone. Tuttavia, la vendita di farmaci contraffatti online è talmente ramificata e diffusa da essere ormai del tutto fuori controllo”.

La Sentenza della Corte Europea DocMorris

L’intervento normativo interessa un settore che in Italia, diversamente da quanto accaduto in altri stati europei, negli ultimi anni è rimasto praticamente immobile. Sono passati ben 8 anni da quando i giudici della CORTE EUROPEA con una sentenza (dell’11.12 2003 nella causa C-322-01 che vedeva la Deutscher Aporthekerverband eV contro DocMorris e il suo Amministratore Jacques Waterval) hanno ridisegnato l’intero quadro nella vendita a distanza dei medicinali. La sentenza, che liberalizzava la vendita di farmaci senza prescrizione medica, imponeva come unico vincolo che l’attività di vendita fosse realizzata da farmacie in possesso di regolare licenza.

Nei prossimi mesi vedremo se e come la legislatura italiana intende recepire i dettami della Comunità Europea, muovendosi sul solco già tracciato dalle discipline nazionali di Germania, Inghilterra e ultima in ordine di tempo Francia, che hanno impostato la regolamentazione delle vendite on line di farmaci su 2 principi:
1. Sicurezza dei clienti finali garantita dal fatto che i farmaci senza obbligo di ricetta possano essere venduti solo ed esclusivamente da Farmacie che hanno regolare licenza.
2. Liberalizzare la vendita on line anche di farmaci senza obbligo di ricetta oggi vietata.

 

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