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Chi sale e chi scende nel mondo della pubblicità

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Il mondo della pubblicità sembra essere attraversato da nuove tendenze che derivano per lo più dal consolidamento di media più nuovi (es. internet) e da una crisi dei media generalisti e tradizionali, tra cui televisione e cinema.

Complessivamente nel primo semestre 2007 gli investimenti pubblicitari in Italia hanno registrato un lieve rialzo (+0,4% vs. primo semestre del 2006) per un giro d’affari che sfiora i 4,69 miliardi di euro, secondo l'istituo di ricerca Nielsen Media Research. Si tratta di un risultato soddisfacente che colma il lieve calo (poco più dell’1%) registrato, invece, nel primo trimestre di quest’anno.

I COMPARTI
Cresce la spesa del settore auto (+3,3%) e, ancora di più, quella dell'abbigliamento (+19%) e di finanza e assicurazioni (+13,5%). Calano, invece, settori tradizionalmente forti come le bevande e gli alcolici (-8,9%), le telecomunicazioni (-7,8%) e gli alimentari (-3,8%).

I MEDIA
Cambia in maniera sempre più visibile la ripartizione dei budget pubblicitari sui diversi media. All’indebolimento progressivo della televisione corrisponde la crescita di curiosità e in parte anche dei budget destinati ad altri media.
La televisione – inserzionisti e grandi investitori (i maggiori dall’inizio dell’anno sono stati Unilever, Wind, Ferrero, Vodafone, Fiat Auto e Tim) sembrano essere meno interessati alla televisione, che secondo Nielsen Media Research, nei primi sei mesi ha registrato una contrazione del 2,6% (-4,7% nel primo trimestre).
La stampa –
cresce del 2,6% la pubblicità sulla stampa, trainata dai quotidiani (+3,2%), con il record detenuto dai giornali locali (+4,2%). I quattro quotidiani free press italiani (City, Leggo, 24 Minuti e Metro), monitorati quest'anno per la prima volta, hanno venduto spazi pubblicitari per 62 milioni di euro e, in particolare, hanno attirato l'attenzione della finanza e delle assicurazioni, così come della distribuzione e degli altri media.
I canali satellitari – è completamente nuova anche la rilevazione sui sette canali satellitari Sky che nel secondo trimestre hanno raccolto pubblicità per 25,8 milioni, con 179mila annunci trasmessi grazie a big spender internazionali, come Mastercard, Heineken e Procter&Gamble.
La radio – continua ad aumentare il numero di ascoltatori e continua a crescere l'interesse dei pubblicitari che hanno investito il 6,2% in più rispetto al 2006 (nel primo trimestre c'era stato un calo del 3,5%). Poiché ormai metà dei fruitori ascolta la radio fuori casa, l'estate è sempre meno un problema: il confronto tra giugno 2006 e giugno 2007 lo dimostra, con un aumento della spesa del 9,3%.
Le affissioni e il cinema –
sono settori che continuano a registrare una riduzione degli investimenti. Le affissioni sono scese del 2,1% (-14,2% a marzo), mentre il cinema è calato addirittura del 13%.
Internet –
il record complessivo di crescita, ancora una volta, è detenuto da internet, che conferma un aumento impensabile per ogni altro mezzo: +44,6%.

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