Webloyalty (scarica il company profile) è una società americana nata nel 1999 e specializzata in direct marketing online. Nel 2011 vi è stato un merger con il gruppo Affinion, attivo nel settore bancario e finanziario con attività prevalentemente offline, legate al customer engagement e alla fidelizzazione.
Attraverso un’intervista proviamo a scoprire le caratteristiche della società.
Cos’è Webloyalty
In cosa consiste l’offerta Webloyalty?
Siamo una società di direct marketing e promuoviamo il nostro programma di sconti e shopping online attraverso partnership con i principali siti di e-commerce italiani. Webloyalty interagisce sia con partner, sia con i loro clienti finali.I Partner propongono i nostri programmi ai propri clienti e Webloyalty li ricompensacon un modello di monetizzazione semplice ed efficace che incentiva i clienti al riacquisto, generando fidelizzazione del cliente ed incremento del fatturato. I clienti dei nostri partner possono iscriversi al nostro programma ‘ Acquisti e Risparmi’ e beneficiare di buoni rimborso, sconti e vantaggi esclusivi che permettono loro di acquistare online in modo veloce ed economico.
Quale è il vostro target di riferimento, ovvero a chi si rivolge la vostra offerta aziendale?
Il nostro target di riferimento è rappresentato da un lato dai consumatori e dall’altro dalle aziende. Per quel che riguarda i primi si tratta per lo più di consumatori che hanno già raggiunto una buona familiarità con internet e gli acquisti in rete. Il secondo target è rappresentato dai big dell’e-commerce, ovvero aziende già attive nel segmento delle vendite online e con un brand molto forte e conosciuto on e offline.
Quali vantaggi possono cogliere i partner che scelgono Webloyalty?
I partner ottengono diversi vantaggi scegliendo Webloyalty. Innanzitutto dei ricavi addizionali e la messa a disposizione di sistemi di fidelizzazione della propria clientela. Vantaggi che per le aziende sono gratis.
Una proposizione per le Imprese Italiane
Come si articola l’offerta Webloyalty alle imprese (es. canone fisso, pay per click, ecc.)?
Il modello di offerta alle imprese partner prevede un ricavo a performance. Ai siti partner viene riconosciuta, infatti, una fee per ogni nuovo aderente oltre a meccanismi alla ripetizione d’acquisto che vengono messi a disposizione dei siti aderenti attraverso il portale web Acquistierisparmi (www.acquistierisparmi.it).Con la nostra offerta siamo in grado di offrire vantaggi ai siti che registrano una grande quantità di ordini online, avendo una redditività bassa. Sono partner ideali i siti e-commerce che puntano ad una ottimizzazione della loro redditività.
Chi ritiene essere i competitors più temibili nel nostro Paese? E in cosa vi differenziate dalla concorrenza esistente?
Il progetto Webloyalty è sbarcato nel mercato italiano da qualche mese. Stando alle analisi in mio possesso non esistono dei concorrenti che hanno una proposta comparabile alla nostra. Vi sono altri soggetti che costituiscono dei competitor indiretti, ma hanno un modello di business diverso dal nostro. Questi soggetti propongono un’adesione alla clientela spesso gratuita, ma vantaggi di cash back decisamente più bassi rispetto ai nostri. Noi proponiamo una formula che ha un costo di ingresso e condizioni di acquisto decisamente più vantaggiose.
Che tipo di accoglienza la sua azienda incontra nel tessuto imprenditoriale italiano?
Come detto prima, l’ingresso Webloyalty nel mercato italiano è piuttosto recente e, l’assenza di meccanismi analoghi al nostro da un lato genera nei potenziali siti partner interesse e curiosità, ma dall’altro comporta maggiori sforzi di tipo commerciale. I tempi di acquisizione di nuovi partner sono un po’ più lunghi.
Obiettivi e Strategie
Strategicamente quali sono gli obiettivi che Webloyalty intende raggiungere nel breve e medio-lungo periodo in Italia?
Possiamo sintetizzare gli obiettivi Webloyalty nel mercato italiano in 3 punti: a. ampliare il database arrivando quest’anno a superare i 100 mila iscritti b. allargare il portfolio partner concentrandoci sui principali brand dell’e-commerce attivi in Italia c. raccogliere dati del settore da poter utilizzare e sistematizzare in ricerche ad hoc, come quella sul comportamento di acquisto in rete. Si tratta in quest’ultimo caso di apportare know how e valore aggiunto al settore delle vendite online.
Negli ultimi anni, l’e-commerce in Italia vive un trend costante di crescita, in controtendenza rispetto alla distribuzione tradizionale. Dal suo punto di vista privilegiato ci indica prospettive e vincoli che il mercato online ha nel nostro paese nei prossimi anni?
La crisi dei consumi è visibile nei mercati europei in cui lavoriamo. E in questi stessi Paesi è altrettanto visibile la crescita dell’e-commerce. L’Italia è un mercato che sta registrando una crescita molto rapida dell’online. Il peso dell’e-commerce sulle vendite complessive sta aumentando a vista d’occhio grazie ai vantaggi che il cliente finale ottiene acquistato online: più praticità, più risparmio grazie alle politiche di pricing particolarmente aggressive di chi vende su internet e possibilità di comparazione di prodotti e prezzi. Ritengo che vi sono ancora buoni margini di crescita per il commercio elettronico, sebbene le vendite offline resteranno predominanti. Saranno premiati gli attori che sapranno cogliere e soddisfare le esigenze di multicanalità dei consumatori ecogliere le opportunità associate al mobile.
Una Visione Internazionale
In quali altri paesi oltre l’Italia opera la sua azienda?
Webloyalty è presente da tempo in Europa: dal 2007 in Gran Bretagna, dal 2008 in Francia e dal 2011 anche in Italia per un totale di oltre 1 milione di aderenti, di cui decine di migliaia in Italia.
Quali sono le principali differenze del mercato italiano rispetto a e quali prospettive intravede?
Conosco molto bene il mercato francese e rispetto a quello italiano trovo analogie, ma anche differenze. Innanzitutto il mercato francese dimostra un grado di maturità superiore. Basti pensare che ha raggiunto circa 45 miliardi di euro di fatturato nel 2012, contro i circa 10 miliardi di quello italiano.
In Italia vi è una concentrazione molto forte del mercato con pochi e grandi siti e lo stesso potrei dire anche per il mercato francece. La differenza è che in Italia ci sono settori come il travel ed il couponing che pesano molto sulle vendite online complessive, diversamente dalla Francia. Altra differenza che potrei rilevare riguarda la capacità di imporsi anche sui mercati esteri: in Italia ci sono grandi attori dell’e-commerce che operano sul mercato nazionale e di recente si stanno affacciando anche catene di distribuzione come Media World o Mondadori. Ma nessun gruppo italiano ha avuto la forza di imporsi in mercati esteri.