Perchè APPLE è il brand più importante al Mondo
“Innovando costantemente e arricchendo il suo marchio, Apple ha mantenuto la sua capacità di vendere i prodotti a un prezzo ‘premium’ anche in periodi di incertezza economica” commenta Eileen Campbell direttore generale della Millward Brown. Apple ormai è un brand di importanza planetaria che è riuscita ad imporre modelli di business cui sono in tanti a trarre ispirazione. Il balzo è ancora più rilevante perché il rialzo permette ad Apple di scalzare Google dalla vetta della classifica dei marchi più redditizi, dopo un predominio incontrastato da parte di Big G che si protraeva ormai da 4 anni.
La Millward Brown indica per Google una riduzione del -2%, con un valore di stimato di 111,5 miliardi di dollari. La riduzione è arrivata nonostante il leader dei motori di ricerca abbia messo a segno un importante e positivo colpo con Chrome nel settore dei browser online e con Android, il sistema operativo che, ricorda Campbell, “ancora però deve dare i suoi frutti”.
La battaglia tra i brand proseguirà nei prossimi mesi e Google è tutt’altro che fuori dai giochi. “Google è ancora un avversario temibile e resta uno dei marchi più ambiti e importanti”. Oltre all’ascesa di Android per la quale si dovrà attendere ancora, a penalizzare Google, secondo la Millward Brown sarebbero stati anche gli investimenti nelle piattaforme mobili e l’uscita dal mercato cinese.
I Brand Italiani arrancano
Il brand IBM occupa la terza posizione in classifica, con un incremento del +17% ed un valore di 100,85 miliardi. 4° il gigante dei fast food McDonald’s (81 miliardi di dollari), quinta la Microsoft (78,24 miliardi) che anticipa il brand Coca Cola (73,75 miliardi). Per trovare qualche brand italiano bisogna scorrere la classifica fino al 75esimo posto, dove troviamo Telecom Italia (11,609 miliardi). 95esimo e ultimo brand italiano in classifica è Tim con un valore stimato di 8,838 miliardi di dollari.
Ben 8 dei primi 10 brand presenti in classifica continuano ad essere americani, ma c’è spazio anche per la Cina che avanza. Sono cinesi, infatti, 12 marchi nella top 100. E il dato che rende bene la crescita del gigante asiatico è che fino allo scorso anno i brand in classifica erano solo 7. Migliorano anche il Brasile, la Russia e l’India.
Il brand che corre di più, neanche a dirlo, è stato Facebook (+246%) che occupa il 35esimo posto in classifica (19,1 miliardi di dollari). Interessante risulta anche l’avanzata del motore di ricerca Baidu (al 29esimo posto con una stima di 22,6 miliardi).
In termini di sorpassi, sorprende poco quello messo a segno da Amazon, primo retailer ad andare online, su Walmart che “gode oggi di una credibilità e di una fiducia superiori alla media”, commenta Campbell. E cresce anche la Toyota nonostante la crisi che ha investito pesantemente il settore automotive.
Buoni i risultati del settore assicurativo e dei fast food, mentre restano un po’ fermi i marchi di prodotti per la cura del corpo, dove primeggiano L’Oreal e Lancome che supero Gillette, Procter & Gamble Co. e Pampers.