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Meno periferie e più centri urbani. La strategia commerciale di Euronics

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Nel comparto alimentare si stanno susseguendo le aperture di piccoli supermercati di quartiere nei centri storici di grandi città. Un fenomeno, questo, che nasce probabilmente in conseguenza del calo dei canoni di locazione degli immobili di queste aree. Scenari Immobiliari segnala, infatti, che a fronte di fitti rimasti sostanzialmente invariati nelle aree top dei centri urbani, vi sono aree in cui gli affitti per immobili destinati ad uso commerciale sono calati parecchio, fino anche al -10%.

La difficoltà a pagare le locazioni sta portando inoltre alla chiusura di punti vendita ed alla concessione in locazione degli stabili spesso ai grandi gruppi che, al proprietario dell’immobile, offrono ben più solide garanzie di pagamento nel tempo. Parliamo, ad esmepio, di grandi catene di elettronica, istituti bancari, griffe della moda ed insegne della media e grande distribuzione oggi tra i principali attori del mercato locativo.

In un contesto del genere si comprende meglio la nuova strategia commerciale di Euronics che privilegerà nel 2011 e nel 2012 sui piccoli centri urbani con aperture di negozi più piccoli dove l’offerta dei prodotti viene attentamente selezionata, con rinunce che riguardano principalmente gli elettrodomestici piccoli e grandi.

Questa strategia, conferma Albino Sonato Presidente Euronics Italia, nasce in un contesto di riduzione generalizzata delle locazioni “scese mediamente a 300 euro al metro quadro.”

Il piano previsionale Euronics prevede 170 aperture in medi centri cittadini entro il 2012: a fine 2010 sono stati inaugurati i primi format a Roma e Milano. E l’anno appena cominciato sarà quello in cui il progetto subirà una decisa accelerazione. Le apertura stimate nel 2011 sono 100 cui ne dovrebbero seguire ulteriori 60 nel 2012.

I nuovi negozi saranno aperti con un brand nuovo, Euronics City, ed avranno una dimensione compresa tra 350 ed 800 metri quadri. Consentiranno all’insegna di rafforzare la copertura su scala nazionale e si contraddistingueranno per i colori istituzionali Euronics, il giallo ed il blu.

Con il format Euronics City “puntiamo a fare un salto ulteriore – prosegue Sonato – in termini di fatturato, di modo da superare nel 2015 i 20 miliardi di euro a livello europeo”, contro i 14,1 miliardi registrati nel 2009. La nuova strategia intende soprattutto accrescere la quota Euronics, avvicinando il gruppo a Media Market, leader del mercato che fattura poco più di 20 miliardi l’anno.

Sugli scaffali dei negozi più piccoli si darà maggiore visibilità e spazio all’offerta audio/vita, fotografia ed informatica, segmenti che molto piacciono al target dei più giovani e frutto per lo più di acquisti di impulso. Scelte coraggiose per un’insegna che ha saputo, nel 2010, consolidare la propria forza: nei primi 6 mesi del 2010 il fatturato di Euronics Italia è salito del +15% rispetto allo stesso periodo del 2009, nonostante la crisi in atto e contro un incremento del mercato decisamente più contenuto (+4,6%).

A sostenere la crescita di Euronics Italia sono stati soprattutto:
– telefonia (+20%)
– foto (+15%)
– consumer eletronics (+15%)
– IT (+14%).

Ad oggi la strategia commerciale Euronics si basa molto sui negozi fisici, anche se più piccoli rispetto al passato. E l’online? I risultati dell’e-commerce sono decisamente più bassi, nonostante sul web il fatturato su base annuale ha registrato una incoraggiante crescita a due cifre.

Euronics Italia farà da apripista con gli Euronics City che presto sbarcheranno anche in altri Paesi come la Francia. Mercati promettenti per il gruppo sono l’Est Europa e l'Ucraina.

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