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Google punta sull’e-commerce con Boutiques e nuovi sistemi di pagamento

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Importanti novità si annunciano in casa Google. Il leader delle ricerche online punta a diventare protagonista di primo piano anche nel settore e-commerce, con una strategia che si sviluppa su 2 fronti principali: 
1. LANCIO DI BOUTIQUES.COM: è la nuova piattaforma online ed applicazione per iPad presentata da Google che di fatto entra nel settore dell'e-commerce mondiale. Boutiques.com, precisano a Moutain View, non è un sito di vendite online, bensì un aggregatore di negozi virtuali. Consentirà agli utenti di accedere a tutta la moda femminile più trendy del momento divisa per generi, stile e, con gusto molto 2.0. Permetterà di effettuare segnalazioni da parte di stilisti, celebrità, community e blogger. Note firme come Oscar de la Renta e Isaac Mizrahi hanno annunciato che apriranno il proprio negozio virtuale, a disposizione degli utenti per il conseguente acquisto sui siti di grandi retailer come Saks Fifth Avenue, Net-a-porter e Barneys New York. Delle aperture sono annunciate anche da celebrità dello spettacolo come Sarah Jessica Parker e Katie Holmes che metteranno a disposizione degli utenti una serie di capi e consigli utili essere sempre sempre al passo con le nuove tendenze. Grandi nomi con i quali Google intende attirare grandi masse di utenti.
L’acquisto vero e proprio non ha luogo  su Boutiques.com, ma nei negozi offline o negli shop online affiliati.
La forza del progetto sta tutta nella tecnologia sviluppata: dietro questo aggregatore vi è infatti un enorme database di prodotti, dati ed immagini che il sistema, tramite algoritmi, elabora per ogni singolo cliente, di cui conosce i gusti. In questo modo può indirizzarli verso i prodotti e gli abbinamenti più in linea con i propri gusti. 
Oltre a visionare e ricercare i capi in base a parametri come modelli, taglie e i colori dei prodotti ogni utente può interrogare il sistema in maniera interattiva per cercare, ad esempio, un completo simile, ma diverso per alcuni parametri, come il prezzo, a quello proposto da facoltose star di Hollywood. Cliccando su “Save” è possibile caricare in memoria la ricerca. Tra le esperienze più interessanti offerte da Boutiques.com v’è la creazione di una versione personalizzata del sito che il software va a costruire sulla base delle preferenze espresse. Sceglindo “Share” è poi possibile segnalare agli amici il prodotto che si sta analizzando. Come ogni prodotto Google, Boutiques.com si connota per la capacità di innovare, gestire le informazioni traducendole in dati utili a fini commerciali ed un output molto rapido nel caricamento. Aspetti alla base di qualunque progetto di e-commerce di successo. 
IMPLEMENTAZIONE DI NUOVI SISTEMI DI PAGAMENTO DIGITALI, alternativi rispetto a contanti e carte di credito nei pagamenti online. Questi sistemi saranno integrati negli smartphone di prossima generazione. Gingerbread, pan di zenzero, potrebbe essere il nome del nuovo servizio in lavorazione sulla nuova versione di Android, la 2.3.
In occasione del “Web 2.0 Summit di San Francisco” Eric Schmidt, CEO di Google, ha presentato il nuovo sistema che, a suo dire, potrebbe portare ad una piccola rivoluzione nel campo dell'e-commerce. E lo spiega giocherellando con il nuovo smartphone, Nexus S, discendente del Nexus One che segnò l'esordio di Big G nel campo delle tecnologie mobili. L’arrivo sul mercato già del Nexus S potrebbe già introdurre alcune nuove tecnologie illustrate approfonditamente dall'ad di Google. Gli acquisti online potrebbero effettivamente cambiare molto, così come le abitukdici ed i comportamenti dei consumatori. Schmidt sostiene che non è lontano il giorno in cui passeremo il nostro smartphone accanto a un oggetto e potremo pagarlo sfiorando lo schermo, senza utilizzare contante e carte di credito. Acquisti con un colpo di pollice, o "one tap buy", resi possibili da una combinazione di tecnologie: da un lato c'è la Near Field Communication, in cui gli smartphone e i pagobancomat di prossima generazione si riconoscono attraverso apposite etichette digitali.
Dall'altro c'è un sistema online che contiene già i codici e i pin delle nostre carte (come Paypal o Google Checkout). A breve quindi i registratori di cassa potrebbero diventare obsoleti, in un processo di sostituzione simile a quello con cui i cellulari hanno soppiantato i telefoni pubblici.

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