Poco meno di un quarto della somma globale ai viticoltori italiani. Ovvero 103 milioni di euro per interventi che interesseranno 14.529 ettari.
Per il quinto anno consecutivo, Bruxelles elargisce fondi per dare un nuovo profilo al settore. L’obiettivo è ridurre le quantità di vino da tavola e accrescerne la qualità. Favorito il passaggio a vigneti DOC (Denominazione di origine Controllata), DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita) e i VQPRD (Vini di Qualità Prodotti in Regioni Determinate). Una grossa novità rispetto al passato: beneficeranno dei contributi europei anche i viticoltori dei nuovi paesi membri, di Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Malta e Cipro.
L’imminente revisione del settore del vino si baserà anche sui dati della vendemmia 2004: si stima che nelle cantine della vecchia Europa la produzione 2004-2005 sarà di 177 milioni di ettolitri (+8% rispetto al periodo precedente). In Italia, in particolare, la produzione raggiungerà 49 milioni di ettolitri (+ 6% rispetto al 2003). Buona la quantità e qualità dei vini del Mezzogiorno d’Italia, generalmente competitivi grazie al recente rilancio dell’immagine e per l’ottimo rapporto qualità prezzo.