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Innovazione packaging e design. I segreti di Sosushi, nuovo format per il settore food

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Sosushi (www.sosushi.it) è un format innovativo per il settore food nato nel 2001 da un’idea di Sara Roversi, giovane mamma e imprenditrice bolognese laureata in international business e appassionata di sushi e cultura giapponese.

Il format si propone come un’innovazione nel mercato food dei take-away, dei ristoranti giapponesi e degli attuali sushi bar. Propone eventi e servizi creativi, oltre ad una cucina di altissima qualità, una sorta di laboratorio artigianale in cui ogni piatto e ogni creazione prende vita in maniera diretta, anche sotto lo sguardo dei clienti. Presenta la cucina e la filosofia giapponese attraverso attività formative, le “Lune di Sushi”, pensate per fidelizzare la clientela.

Durante queste sessioni gli iscritti partecipano a corsi di cucina sushi, origami, galateo e cultura giapponese e ricevono insegnamenti e consigli per apprezzare e gustare al meglio l’antica filosofia sushi.

Sara Roversi spiega il successo del suo progetto. “La creativià, la cura, il design e l’alta qualità. Questi i nostri principi guida per spiegare alle persone ciò che veramente mangiano, e fidelizzarli con originalità alla cultura del Sol Levante. L’idea di aprire un ristorante sushi è sicuramente di molti ma realizzarla non è semplice, soprattutto se il carattere predominante è l’innovazione. Una grande ricerca e il trasferimento delle nostre idee, ha poi creato quello che è oggi il sosushi concept. E dato le richieste, ora siamo in grado di offrire, a chi voglia entrare nel progetto, l’opportunità di aprire il proprio sosushi, grazie alla creazione di un vero e proprio network in continua evoluzione.” Il primo locale a Bologna e' stato inaugurato nel maggio 2006, in pieno centro, accanto allo storico mercato del pesce della città, in una stradina trasversale di una grossa arteria del centro storico. E’ di circa 50 mq ed è stato realizzato con la massima cura ad ogni più piccolo dettaglio.

La struttura è in stile moderno, fantasioso ma minimale e sobrio. Gioca sui contrasti del bianco e del “magenta”, creando un mix accogliente. Notevole è stato lo studio compiuto per l’arredo. Una scatola vitrea davvero cool, che si affaccia direttamente sulla strada e che coniuga linee di design tipicamente italiano, rigore ed essenzialità orientali e funzionalità tipiche del take-away. Una grande finestra aperta sul bancone permette di osservare dalla zona aperta con tavolini e sgabelli, la preparazione dei piatti, mentre un corridoio mette in comunicazione cassa ed entrata per facilitare il take-out, corridoio lungo cui è disposta anche la grande vetrina frigo per le confezioni da asporto.

L’alternanza dei materiali e dei colori concorre a creare emozioni ed esperienze multisensoriali: rovere sbiancato, ceramica bianca e carta da parati rossa per le pareti e il soffitto, accessori di tendenza dalle candele ai kit per gustare il sushi. Infine i tanti accorgimenti studiati per dare centralità al sushi: la vetrina frigo in cui sono conservate originali porzioni da asporto per consumi standing, l’originale kit usa e getta, composto da una bustina, tovaglioli, bacchette, vaschetta e una porzione di soia in provetta, una selezione di acque pregiate con packaging di design e proprietà organolettiche particolari.

Sara Roversi racconta la sua idea. “Non vogliamo spacciarci per giapponesi seppur non lo siamo. Abbiamo ovviamente cuochi giapponesi e Yasuko Kanze che si occupa dei rapporti con il Giappone nel management, ma la società è italiana e questo deve essere garanzia di qualità delle materie prime e di un pesce sempre freschissimo, per un’opportunità di diffusione della cultura nipponica ai clienti migliore possibile. Vogliamo spiegare e informare la gente su ciò che mangia.”

Il format sosushi è ormai consolidato e punta ora a diffondersi su scala nazionale. Sono già attivi da quest'estate un sosushi point (ad Olbia) ed un secondo punto a Bologna e a breve saranno aperti 2 nuovi ristoranti (a Porto Cervo e a Porto Rotondo) e 2 sosushi beach point. In futuro ci si affiderà alla formula del franchising per far crescere il numero di sosushi in Italia. “Svilupperemo il progetto in franchising – spiega Sara Roversi – I nostri investitori tipo sono persone che amano un mercato nuovo e stimolante, bello e profittevole”.

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