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La scuola italiana riparte dal merito

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L’Italia ha bisogno di meritocrazia. E in questa direzione va anche il recente decreto legislativo varato dal Consiglio dei Ministri in campo formativo, un provvedimento che mira a valorizzare i buoni risultati, premiando coloro che si sono distinti per merito. Per la prima volta nella scuola italiana, così come prevede la Costituzione, sarà premiata l'eccellenza degli studenti tramite gare e competizioni che andranno dal livello cittadino a quello internazionale, un sistema che vuole stimolare le capacità e l'ingegno dei ragazzi italiani.

Il decreto nasce anche per arginare la triste situazione messa in luce dallo studio Ocse Pisa, quella cioè di un Paese che vanta un livello di studenti eccellenti tra i più bassi fra i Paesi Ocse.Per non essere più fanalino di coda il Ministro Fioroni ha proposto dei premi ai più meritevoli, "uno strumento indispensabile come traino, sia per gli studenti che per l'intero sistema scolastico. Non è certo livellando tutti verso il basso che si stimola la crescita di un Paese".

Lo scopo è promuovere l'innalzamento dei livelli di apprendimento e garantire a tutti gli studenti pari opportunità e pieno sviluppo delle proprie capacità. E’ prevista la redazione di in "Programma annuale di promozione delle eccellenze" che fornirà a docenti, studenti ed alle loro famiglie tutte le informazioni sulle iniziative organizzate per l'intero anno scolastico. Saranno prese in considerazione tanto le prestazioni individuali quanto i risultati raggiunti con lavori di gruppo. Verranno anche valorizzate le conoscenze nell'ambito delle lingue straniere e quelle in campo informatico, nonché, ovviamente, il risultato conseguito dagli studenti all'esame di Stato.

La certificazione dei risultati verrà rilasciata dai dirigenti scolastici, dagli Uffici scolastici regionali e dal Ministero della Pubblica Istruzione.

Il punteggio complessivo garantirà l'acquisizione di un credito formativo, affiancato ad una serie di incentivi da spendere secondo le proprie preferenze. Un bonus che può essere speso per l'accesso a biblioteche, musei e luoghi di cultura, ammissione a tirocinii formativi, viaggi di istruzione, partecipazione a corsi di approfondimento e borse di studio. Il Ministero renderà pubblico il numero degli studenti che hanno ottenuto certificazioni ed eventuali incentivi. Con il consenso degli interessati, gli elenchi di coloro che hanno conseguito "le eccellenze" potranno essere messi a disposizione di università, istituzioni di ricerca e imprese.

Il provvedimento ha ricevuto il parere favorevole della Conferenza unificata e delle Commissioni parlamentari. Chissà che non serva a stimolare anche i meno volenterosi a trascorrere qualche ora in più sui libri.

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