La situazione economica degli Stati Uniti d’America non è delle migliori. Eppure c’è chi tende a sottolineare l’importanza che molte imprese continuano a rivestire su scala globale, grazie alla loro capacità innovativa.
A queste realtà il settimanale BusinessWeek ha dedicato un intero numero: le aziende più innovative del mondo per il 2008 sono state inserite all’interno di una speciale classifica che consente di analizzare e valutare le strategie messe in campo dalle imprese per innovare e crescere.
In questa classifica sono presenti ben 50 aziende, distintesi per innovazione e suddivise in 3 aree geografiche: Europa, Asia e Nord America. Al suo interno si trovano i grandi nomi di aziende tecnologiche associate a diversi illustri sconosciuti delle giovani realtà imprenditoriali statunitensi. Apple ottiene la medaglia d'oro in ogni categoria: il colosso informatico di Steve Jobs svetta al primo posto in tutte e tre le classifiche territoriali, superando il rivale Google, che ottiene una medaglia d'argento a livello globale. «Le aziende più forti, durante i periodi di recessione, investono», dice Eric Schmidt , Ceo di Google. Gli investimenti possono essere di vario genere e natura: ottimi riscontri sta raggiungendo, ad esempio, la scelta di investire nei mercati emergenti da parte della General Electric che sta distribuendo l'elettrocardiogramma portatile in India. Anche la Nintendo sta sviluppando un’analoga strategia (quinta in Europa e in Asia, settima negli Usa) finalizzata a stringere delle partnership oltre oceano.
Non mancano nella classifica anche Nokia, Rim, Microsoft, Ibm e Hewlett-Packard, mentre si posiziona al diciannovesimo posto in Europa Facebook, la giovane realtà fondata da Mark Zuckerberg che ormai rientra a pieno titolo tra i big, abbandonando sia le classifiche delle start-up, sia quelle dei baby imprenditori.
A tutte le giovani leve in ambito imprenditoriale, BusinessWeek dedica un ulteriore approfondimento; si tratta di imprenditori del settore tecnologico, che hanno meno di 30 anni e che già hanno messo le basi per aziende solide e finanziariamente succulente. Tra i nomi, spicca Dries Buytaert, che nasce come programmatore open source, sviluppa poi Drupal (nota piattaforma per la pubblicazione dei contenuti online) e, infine, fonda la start-up Acquia.
Tutte le giovani leve, comunque, operano in start-up web, segno che, nonostante tutto, il settore ha ancora molto da offrire, come dimostrano anche gli interessi delle grandi aziende che inglobano piccole realtà. Basti pensare a StumbleUpOn, fondata dal ventinovenne Garrett Camp e rilevata da eBay lo scorso anno. Un'altra giovane promessa è Rob Kalin, creatore di Etsy.com, portale di design diffuso che ha rivoluzionato ogni regola dell'e-commerce, permettendo a chiunque di mettere in vendita creazioni personali e opere fai-da-te. Non potevano mancare, infine, gli eredi ideali dei proprietari di Google, Bret Taylor e Jim Norris, fondatori del servizio di microblogging FriendFeed.